Piatto di merda #1


Cari amici uffeggianti,
ecco la vostra abusiva food blogger  con la prima puntata della serie de

"piatti di merda".

Io spero di farne il meno possibile, perchè non c'è mica tanto da vantarsi a cucinare ed ottenere epici fallimenti: oltre sprecare costose risorse, ne conseguono mal di panza e un intimo, imperiale sconforto.
Del resto però, rivedere certe cose a distanza di anni, fa anche intenerire.
"Che diamine mi era saltato in mente, quella volta?"
Belli... tutta esperienza!

Vediamo dunque cosa diamine mi era saltato in mente quella volta, già. Quella volta in cui non ero di sicuro una cuoca (ora si?), bensì ero una ragazza giovanissima la cui confidenza con i fornelli era paragonabile alla stessa di mia nonna con le bacchette cinesi, ma c'era la voglia di fare gli esperimenti per un particolare e spiccato senso di creatività.
Dopotutto sono sempre stata un'artista, e non potevo esimermi ancora a lungo dal creare combinazioni  artistiche anche in cucina, vi pare?

Il problema è proprio quello.
Dall'arte al creare qualcosa di alieno o nocivo, poco ci vuole, e così fu.
Eccovi documentata la sera in cui realizzai che, anche un semplice piatto di pasta, può trasformarsi in un incubo orrendo.
Sto parlando dei miei

SCHIFOSI SPAGHETTI ALLO ZAFFERANO E PANNA CON INSULSI WURSTEL E CIPOLLE BORETTANE.



Ingredienti:

- Quantità a scelta di spaghetti taglia 42 (n°5)
- 1 Cipolla bianca
- 1 bustina di zafferano
- Burro
- 1 confezione di panna da cucina
- Un paio di wurstel
- Qualche cipolla borettana sott'olio
- Sale
- Spezie random, buttate dentro tutto quel che di polvere avete in dispensa!


Accadde quell'infausta sera: misi la cipolla a soffriggere con un pezzo di burro, e fin qui le cose potevano anche iniziare bene, colesterolo a parte.



Il passo successivo, tadadannn, mi vide mettere in pratica la malsana idea di buttarci lo zafferano, così, senza manco un filo di acqua, nulla. Una spolverata gettata dritta sul soffritto che non fece altro che divenire un salatissimo, cumulo di grumi. Ci avviamo verso il no sense assoluto!



Terzo passo: "massì, buttiamoci la panna!"
Bam, la schiaffai dentro a condensare una cremina gialla che ricordava vagamente un uovo strapazzato (oserei dire stuprato, perdonatemi). O come direbbe Gordon, "MA QUESTA E' MERDA! SANTO CIELO CHE SSCHIFO!"


Il grumo rosso di zafferano emerge come un brufolo in mezzo alla fronte. Uffa che strazio.

Nel quarto passaggio, annotate i wurstel precedentemente arrostiti, tanto per alzare ulteriormente il livello del colesterolo. Mi sale il dispiacere vederli annegare in questa sorta di paciugo, accompagnati dall'inutile presenza delle cipolle borettane. Vi state chiedendo perchè? Cosa volete che vi risponda, se non con un "uffa eh"?


Infine, senza acqua di cottura, nulla, gli spaghetti furono orribilmente affogati e straziati senza alcuna pietà, senza manco l'ombra di un ripensamento, senza dare soddisfazione al cestino di  riempirsi il sacco per l'organico con questo disastroso sugo di merda.
Gli spaghetti avrebbero preferito mille volte di più buttarsi nel fosso del Monte Fato.
Invece, eccoli qui, impiattati e non sopravvissuti alla mia crudeltà.
Un spolverata di spezie a caso di cui non rammento, (s)fortunatamente, l'appartenenza e... via a tavola!



La tavola apparecchiata, fortunatamente fu provvista di ampia brocca d'acqua.
E non solo!

La tavola apparecchiata in maniera altrettanto fuori luogo, decisamente non invitante rispetto a tutte le vostre belle tavole imbandite da catalogo 2.0! Uffa.


Perchè questa fu  la reazione dell'ospite al primo violento assaggio, documentato in tempo reale. Se non altro, le aspettative sulle mie abilità culinarie dell'epoca, non furono tradite (il che è tutto dire!).

Mia sorella non mi ha più parlato per giorni!

Pensate che peggio di così non si potesse fare? Oh no, non c'è mai limite al peggio, cari espertoni.
Infatti, per tentare di salvare qualcosa di quella serata, pensai di recuperare almeno con ciò che era rimasto: un paio di teneroni (i classici medaglioni di prosciutto cotto) a cui dare una semplice scottata. Triste, ma almeno avremmo mangiato qualcosa di commestibile dopo l'intossicazione.

In qualche modo, cannai persino con quello: cotto ai bordi, freddo al centro, e questo fu l'epilogo:



Incubi tutta la notte.
Spero sia il primo e ultimo episodio dei piatti di merda.



Uno sbuffo,






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