Piadine crispy
Cari sbuffosi affamati!
Come sempre
da tempo manco su queste pagine, segno che alla fine non prenderò
mai troppo sul serio questa come dire... possiamo chiamarla attività?
No, direi di no, quindi definiamolo un semplice piacere.
E come si fa a prendermi sul serio, che a meno di 40 vado in giro per casa con lo scialle e i calzotti di spugna al posto delle ciabatte... impossibile avere successo in qualsiasi cosa mi ci metta. |
Chissà, forse se mi ci mettessi
sul serio, potrei avere del potenziale, diventare una foodblogger
come si deve, fare la cosìdetta “differenza”... anche perché
ammettiamolo, l'idea dei fumetti, l'inesperienza e il non prendersi
troppo sul serio, sprizza una sua originalità. O no?
Poi però penso che dovrei investire in attrezzatura,
materiale, cucinare cose che probabilmente non saprei nemmeno da dove
cominciare, inventarmi una ricetta nuova ogni giorno (a meno che non le freghi a GialloZafferano... scherzo :P) e bonanotte, dedicarci
più tempo di quello che riesco, e insomma... tante scuse, ma sono
una poveraccia. E io sono sicura che per farne una vera e redditizia attività, oltre la botta di culo-genio, impegno e perseveranza, bisogna avere fondi da investirci, bisogna avere un po' il culo parato dai.
Non credo alla favola del "ho mollato tutto per realizzare il mio sogno", non quando non hai niente o magari hai un mutuo sulle spalle.
Il mio portafogli. Dedicato a tutti quelli che su instagram mi invitano a pagarli promettendo followers in cambio :> |
Forse il fatto
che non abbia comunque mai trovato riscontro su queste pagine, non mi
ha mai incitato a fare di più. Ho bisogno di sapere che qualcuno
c'è, o che vorrebbe esserci, attendendo affamato il mio prossimo
post (se se...).
Io sono rimasta ancora al 2001 con internet, era tutto più
semplice: c'erano i guestbook e lo “scambio links”, con bannerini
colorati che ognuno creava da sé. La rete non era vasta e affollata
come oggi, di conseguenza c'era un po' più di contatto e di
stupore....
Oggi vedo come Instagram stia divenendo per lo più un
covo di spam, dove i pochi commenti che si ricevono sono finti
apprezzamenti al solo scopo di promuovere se stessi (da quel che ho
capito ci sono app che generano commenti automatici. Bè, lasciatemi
dire che sono FASTIDIOSI come il prezzemolo che ti si ficca tra i
denti).
Chi non si è ritrovato tempestato dai vari "Love it <3 DM to @pincopallodestocazzo"?
Dm che, magna e zitto.
Io non sono quel tipo di persona che va a rompere le uova sulle pagine altrui commentando con messaggi copia-incolla a casaccio e spammando. Mi
sa che faccio male a questo punto.
Difficile anche
incitare la gente a soffermarsi a leggere ciò che si scrive. O
meglio, io non so come si fa, ditemelo voi! Che non sia il dover
comprare followers o che, a me interessano gli scambi e i consigli
sinceri più che i numeri (anche se suppongo siano quelli a portare
qualche guadagno utile 8D).
(*aggiornamento: mentre scrivo i miei piagnistei da fallita, c'è stato un incomprensibile incremento dei miei followers e likes su instagram.. la cosa mi fa quasi paura, che è, mi leggete ancora prima della pubblicazione? D:)
Bene! FINE DELLE LAMENTELE!
Questo pappardello è
l'intro di questa puntata, in cui parlerò di piadine in modo molto
IGNORANTE.
Se vi state chiedendo che cosa c'entrano le piadine con
la menata del come diventare blogger di successo, beh, niente, se
non che sicuramente ho un indiscutibile successo nel condirle!
Io le piadine di
solito le compro orgogliosamente precotte al mio amato Leader Price (il mini market per i "sugoni" come me - NB: sugoni sta per "poveracci"), perché di
solito le mangio quando ho poco tempo, e quando ho poco tempo non mi
metto a pasticciare con il fai da te.
Non c'è sempre bisogno di
farle in casa, vero?? No perché io vedo le vostre creazioni su instagram e mi sento un'incapace.
Prometto che qualche volta mi cimenterò,
magari in qualche variante senza troppi grassi e senza farine
raffinate, che purtroppo dopo millenni ho fatto le analisi e c'ho il
colesterolo alle stelle (oltre l'ipotiroidismo)... e non vi parlo dei
miei problemi intestinali perché non è bello mentre si mangia o
quando si parla di cibo.
Però se vi interessa, da Foodblog a
Poopblog è un attimo, eh!
Leggende narrano che fritta, sia buona anche la merda. Io non ci tengo a testimoniarlo. |
Ecco che la cosa inizia a sfuggirmi già
tra le posate... visto? Ci credo che non ho pubblico.
Adesso
seriamente, parliamo di piadine.
Anzi, da piccina picciò credo di
aver mangiato un pezzo di piadina mezzo crudo e di averla schifata,
senza manco sapere cosa fosse.
Ho iniziato ad apprezzarle dopo che
ho conosciuto il mio uomo (<3). Quella volta che mi disse “andiamo a
mangiare una piadina?” io rimasi tipo °_°
Una piadina??
Perché?? *panico*
Allora
abbiamo mangiato questa piadina, e li mi sono pentita di tutto quel
tempo passato a ignorarle.
Non è una pizza, né un panino, la
piadina è semplicemente la piadina, è unica, è una luna piena che
diventa una mezzaluna, splendida e dorata.
Sono spuntate diverse piadinerie
anche dalle mie parti, e ce ne sono di un'incredibile varietà di
gusti e ingredienti.
Lasciatemi dire però che apprezzo sempre
maggiormente le piadine vegetariane, o con il tonno, piuttosto che
con insaccati e salumi crudi.
Non perché non siano buone,
sfiziose, golose, ma solo perché c'è il vizio di imbottirle in
eccesso, e quando si tratta di speck, prosciutto crudo o altro salume
un po' più grasso/viscido, trovo le renda quasi fastidiose da masticare (a me gli affettati piacciono a VELO,
per cui aggiungendo troppo e ripiegando la piadina, automaticamente è
come se l'affettato diventasse troppo spesso, capit? Si perde l'effetto "velo" e mi dà quella
sensazione di viscido poco piacevole. Lo so, sono infantile :D).
Se
proprio ho voglia di condirle con gli affettati, preferisco che siano
sempre accompagnati anche da altro, verdure o formaggi, e piuttosto
abbondare con quelli lasciando prosciutti, bresaole et salami sottili
e in minor quantità.
L'unico che tollero in quantità generosa, è il
tacchino affettato, se bello asciutto.
Come le cucino a casa?
Le compro precotte, dicevo. Prima ci
davo una scaldata in padella da ambo i lati, poi le imbottivo, le
chiudevo, e via un'altra veloce scaldata.
Poi, per comodità sono
passata a condirle senza pre-riscaldarle, chiuderle e passarle solo
al grill. Buone anche così.
Ma adesso, nonostante abbia il mio
bel forno al microonde da 4 anni, ho scoperto solo da poco le
bellezze del piatto crisp!
Ecco, a proposito di gas, allora magna leggero e risparmiaci anche in peti... |
Con il piatto crisp, ho scoperto quanto
mi diverte giocare di ruolo e cuocerle come fossero delle
pizze.
Ebbene si, fingo di essere una pizzaiola con la sua pala
crisp, e interpreto le mie piadine così, ponendole su di esso ancora
nude e iniziando a condirle di base con cucchiaiate di passata rustica.
Barbie pizzaiola special edition |
In questo periodo ho la fissa per la base con pomodoro.
Ci verso su un filo di olio evo
buono, pizzichino di sale, una spolverata di basilico o origano.
Il
resto, aggiungo a piacere secondo l'ispirazione e la dispensa del
momento, ma sempre trattando la mia piadina come una pizza e
ispirandomi a essa: posso voler aggiungere della mozzarella o altro
formaggio e fermarmi li, per esempio, ottenendo proprio una
margherita.
Oppure, aggiungere delle verdure a fette (buonissima
con le zucchine o le melanzane!), del tonno con le cipolle, la
salsiccia con i friarielli, o qualsiasi altra cosa che starebbe bene
su una bella pizza.
Ma perché tutto questo entusiasmo
nell'interpretarla come una pizza?
Il punto sta proprio nella
cottura con il piatto crisp: le dà qualcosa in più, almeno a mio
parere. Sarà la croccantezza senza arrivare a bruciarsi o annerirsi
a zone, sarà che gli ingredienti che si cuociono mentre la piadina è
ancora aperta, in qualche modo fa la differenza rispetto alla
classica passata sotto al grill, nella padella o alla piastra.
Fatto
sta che una volta pronta la mia piadi-pizza, inforno nel mio microonde Whirlpool Jet Cuisine,
modalità crisp cottura della pizza (il mio numero 5), ci sta quei 6/7 minuti a seconda
di quanto la voglio croccante e... goduria!
Quando apro lo
sportello è un piacere vedere il formaggio sciolto che sfrigola nel
suo grasso e fa la crosticina, la pasta della piadina divenuta un bel
biscottino brunito <3
La estraggo bollente e la chiudo subito a
metà.
Al mio uomo piace molto croccante, appunto biscottosa, io
la preferisco si croccante ma leggermente più morbida al centro.
Questo
tipo di cottura mi ha dato qualcosa di speciale e che ci regala un
certo entusiasmo quando le preparo.
Poi sarà che la parola
“piatto crisp”, in qualche modo suona più golosa :D
Questa che vedete è una
semplice piadina con passata rustica e mozzarella, ma in genere preferisco le fette di provola dolce, con un
leggero condimento di basilico, poco aglio e olio evo.
Si, non ho rinnovato granché, embè?
E' buona e basta quello :P
Questa invece, ha in aggiunta le
zucchine tagliate a fette con la mandolina (non le ho fritte prima
per mantenerle più leggere, tanto nel crisp a piada aperta, si
cuociono anche loro diventando morbide morbide <3), un po' di
scaglie di grana padano e scamorza affumicata (fette molto sottili
per non coprire troppo il sapore delicato delle
zucchine). Sbuffolini, che GODURIA.
Sempre con le zucchine, è ottima anche con del carpaccio di manzo scottato, a me piace cuocerlo con aglio e sfumarlo con il vino rosso. Un bel contorno di patate, un po' di raspa dura ed è subito una giornata felice!
Di qualche tempo fa (NON cotta con il piatto crisp ma in padella), questa piadina l'avevo farcita con dell'ottimo ragù speziato fatto in casa, cipolle arrostite e sottilette alla messicana. Purtroppo non ho più trovato in vendita questo prodotto, peccato... le uniche sottilette che mi piacevano, ovviamente le spariscono in men che non si dica (un po' come le mie amate kinder fetta allo yogurt al limone... non produrle più lo considero un crimine contro l'umanità!)
Ovviamente non si può non testare una piadina total cheese, mixando un po' di questo e un po' di quello. La scamorza e la provola sempre abusatissime.
Non ne avete ancora abbastanza?
Quest'ultima, eccola con le melanzane, queste
invece precedentemente fritte perché crude sono tossiche (vedete che
qualcosina so? Non vorrei mai dover fare un'altra fine come quella
volta dei fagioli che ho raccontato nella rubrica de “i piatti di
merda”... >_> Scusate, oggi va così).
Volete sapere la cosa "cringe"? Che alla fine non c'è nessuna foto da mostrarvi e nada, fatevi bastare quello che c'è (devo averla cancellata per sbaglio, no comment).
Okay, passiamo oltre e stendiamo una tovaglia pietosa sulla mia gaffe...
Oggi, mentre
scrivo, in realtà ho intenzione di tentare con un nuovo abbinamento di mia
creazione, ed è questo il vero protagonista di questo post: finocchi ammorbiditi al vapore e passati al crisp con
olio, aglio, prezzemolo, feta, e... magari pancetta affumicata?
Se necessaria
altra cremosità, aggiungerò sulla base un cucchiaio di yogurt greco
senza zucchero, vediamo...
mi ispirerebbe anche una grattuggiata
di buccia di limone e un po' di menta, ma lo farò solo in caso
dovessi rinunciare all'idea di metterci la pancetta affumicata (che
non credo affatto ci stia bene). Sono un po' indecisa, quindi vediamo
cosa ne esce.....
.....
.....
*work in progress*
....
....
E riecchimi qua!
Ho creato la mia nuova
piadina con i finocchi, di cui vi lascio un piccolo step by step.
Come base cremosa ho spalmato cucchiaiate di yogurt greco senza zucchero, io acquisto il barattolone della marca Fage perché lo trovo ottimo e bello corposo.
E fin qui non ci vuole un genio. Infatti, voi che siete più bravi di me, spalmate bene anche fino ai bordi, vah |
E' la volta dei finocchi: scottateli prima al vapore per ammorbidirli (se avete il forno microonde che ha l'apposita modalità come il mio va benone, metteteli in un conenitore con coperchio e via), poi li mettete con un po' di olio evo nel piatto crisp e li condite (io prezzemolo e spolverata di grana forever). Come condimento aggiuntivo, questa volta ho optato per l'aglio nero. Se non lo avete mai assaggiato, cercatelo!! Fa un po' senso forse, ma è delizioso e salutare. Ecco qui il risultato a fine cottura con il crisp.
Si okay, sembra morto. |
E' tempo di assemblaggio!
Sistemate i finocchi e l'aglio nero sulla base yogurt della piadina. Aggiungete cetrioli freschi, conditeli appena e salate poco.
Aggiungete la feta a cubettini, una grattuggiata di buccia di limone, e a scelta un po' di menta fresca.
Ponete la piadina condita sul piatto crisp e cuocetela aperta sempre in stile pizza! E questo è il risultato ^_^
Una grattuggiata di pepe finale, chiudete e gustatevela ^_^
O perché no, mangiatela anche come fosse proprio una pizza.
Verdetto:
Sè rivelata piuttosto soddisfacente, forse forse con il senno di poi aggiungerei qualcosa che possa conferire una nota più dolce o uno "zing" in più (come diceva la mitica Fiammetta Fadda in Cuochi e Fiamme). Alla fine, come preannunciato, ho rinunciato alla pancetta affumicata in favore di ingredienti più freschi e leggeri.
Prossima volta, mi inventerò qualcosa per testare anche la versione con 'sta benedetta pancetta, però.
Finocchi, pancetta e pecorino, tipo? Ci penso, ci penso.... Ma con i finocchi voglio creare altro perché li adoro e non li trovo MAI nelle piadine o sulle pizze.
Ah, una curiosità, forse superflua: ho visto su intagram che è usanza fare un taglio in mezzo alla piadina fino a metà, in modo da richiuderla in 4 parti uguali, a “portafoglio”. Io vado più sul classico, chiudo a metà e bon, sono una tipa retrò.
Voi che dite, il tipo di ripiego cambia qualcosa in termini di esperienza,
di bocconi, di goduria? :D
Questa piadinosa puntata si conclude qua, ma non mi fermerò dal creare i miei pasticci, quindi... seguitemi
su instagram che continuerò a pubblicare le mie ricette e i miei piatti!
Per il prossimo post, se ce la faccio prima che arrivi il prossimo Natale, vi parlerò della mia ottima pasta ai peperoni
rossi con crostini ;)
Al prossimo sbuffo!
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